CAPIRE LO SPAZIO

4 Ottobre 2018

Mi capita di rado di leggere un libro che abbia la forza di cambiare il mio modo di progettare e di pensare architettura. Capire lo spazio architettonico di Cesare de Sessa è stata una lettura importante, per alcuni versi rivoluzionaria.

L’autore è un allievo di Bruno Zevi, come il maestro ha riferimenti spaziali estremamente definiti e precisi. Il testo non è semplice ma ci lascia un messaggio molto importante che spesso dimentichiamo: lo spazio agisce sulle singole persone e sulle masse in modo oggettivo, ne orienta le abitudini, le azioni e i pensieri.
Sembra impossibile da concepire, eppure gli architetti –  e più in generale chi realizza degli spazi – hanno il potere di cambiare la vita ai futuri fruitori di questi edifici e di questi  luoghi progettati. Esiste una grammatica architettonica fatta di archetipi e concezioni spaziali che si è sedimentata nei secoli dalla quale, più o meno inconsapevolmente, attingiamo quando lavoriamo. Questi vocaboli possono cambiare il quotidiano delle persone sia positivamente che negativamente.

Lo spazio può opprimere come farci respirare.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *